Nome: Federico Arcari Classe: 2^A Data: 28/03/15
In gruppo con: Nicola Saveri, Marco Cargnelli.
Obiettivo: riuscire ad osservare, per mezzo del microscopio, le cellule presenti in un campione di lievito di birra.
Introduzione teorica:
IL MICROSCOPIO OTTICO ED ELETTRONICO
Le cellule presenti nel lievito di birra sono osservabili tramite il microscopio ottico in quanto questo strumento permette di raggiungere risoluzioni fino a 0.2 micrometri. Il microscopio ottico, rispetto a quello elettronico ha delle limitazioni, infatti il microscopio elettronico ha un potere di risoluzione fino a 0.2 nanometri. Un’altra differenza tra le due tipologie di microscopio, sta nel fatto che quello ottico utilizza la luce per vedere l’oggetto desiderato mentre quello elettronico usa un fascio di elettroni che vengono irradiati sull’oggetto. Le dimensioni tra i due sono differenti: alcuni microscopi ellettronici sono talmente enormi da occupare un’intera stanza.
LE CELLULE EUCARIOTE
Il lievito di birra è un organismo unicellulare eucariote e la struttura della sua cellula è formata da: un nucleo (a differenza delle cellule procariote) e dal citoplasma racchiuso da una membrana. Le cellule eucariote hanno una struttura complessa e gli organismi possono essere sia unicellulari che pluricellulari.Le loro dimensioni sono maggiori rispetto alle cellule procariote e hanno un nucleo ben definito contenente il DNA. per oltre 1.5 miliardi di anni, i procarioti sono stati gli unici abitanti della Terra, fino alla comparsa dei primi organismi eucarioti circa 2.1 miliardi di anni fa.
Strumenti: microscopio ottico.
Materiali: provetta, bisturi, pipetta Pasteur, vetrino, vetrino copri-oggetto, cucchiaino, bacchetta di vetro.
Sostanze e reattivi: acqua distillata, lievito di birra, glucosio.
Procedimento operativo:
- riempire una provetta a metà con acqua distillata;
- con il bisturi staccare una piccola quantità di lievito e trasferirla nella provetta;
- aggiungere una punta di glucosio e mescolare con cura, avremo quindi una soluzione torbida;
- attendere circa 10 minuti quindi prelevare con la pipetta Pasteur una goccia di sospensione ottenuta e depositarla al centro del vetrino;
- spalmare la goccia sul vetrino tramite un vetrino copri-oggetto inclinato di 45 gradi da sinistra verso destra;
- osservare al microscopio.
Osservazioni: Grazie al microscopio riusciamo ad osservare le cellule presenti nel lievito. Tramite l’obiettivo meno potente riusciamo a vedere dei puntini neri, ossia le cellule agglomerate tra loro. Inoltre riusciamo anche a notare il loro movimento.Con l’obiettivo più potente riusciamo distinguere ogni singola cellula: tutte hanno una forma strana. Tramite una messa a fuoco adatta(effettuata con la vite macrometrica e micrometrica) riusciamo a vedere le cellule nei loro particolari.
Conclusioni: L’esperimento è riuscito in quanto è stato possibile osservare le cellule presenti nel lievito.